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La Ultracycling Dolomitica, gara di ultra ciclismo corsa con la formula della cronometro individuale, è stata la prima vera competizione dal termine del lockdown e ha visto tra i protagonisti anche il nostro Pierluigi Carapelli sul percorso da 380 chilometri.
Questa disciplina infatti prevede una lunga sfida estrema contro, gare con partenze scaglionate, ideali quindi in un momento in cui vanno evitati gli assembramenti e divieto di sfruttare la scia altrui. Pierluigi, ha chiuso in testa la sua categoria degli M50 alla sua prima partecipazione alla Dolomitica 380.
«Chiudi gli occhi. Ne ripercorri mentalmente il profilo e la sequenza un’altra volta. Sono lunghe. Sono cattive. Sono 11 salite. Sono la tua sfida di oggi. – racconta Carapelli al termine della prova – Fisicamente non sei mai pronto ad uno sforzo del genere, le variabili che subentrano in 20 ore di pedalata sono tantissime, mai hai la certezza di arrivare in fondo. Mentalmente devi “riprogrammarti”, devi “pensare lontano” ma non troppo, devi affrontarne una per volta sapendo cosa ti aspetta dopo, devi darti una linea di passo da tenere, devi trattenerti sapendo che la crisi può arrivare in ogni momento. Devi liberarti la mente. Devi divertirti. Riapri gli occhi. Agganci i pedali e parti. Tutto verrà da sé.»
L’atleta di Prato si è allenato anche durante la prova del Coast t(w)o Coast da lui stesso ideata, 535km e 20h no stop. «Alla Dolomitica son venuto senza pressioni; sapevo di stare bene ma non mi ero posto nessun obiettivo, solo montare in sella, pedalare e godermi lo spettacolo! Ed è andata bene! Adesso mi godo qualche giorno di relax, poi inizierò a pensare ai prossimi obiettivi».