Copyright © 2025 POL. CYKELN TEAM ASD
P.IVA 06610850486 All Rights Reserved. 

Swatt Club: da blog visionario al tricolore élite. Una rivoluzione per il ciclismo italiano

Gorizia, 29 giugno 2025: Filippo Conca taglia il traguardo e alza le braccia al cielo. Lo fa con una maglia diversa, quella dello Swatt Club. È il nuovo campione italiano élite su strada. Un successo che scuote le fondamenta del ciclismo italiano, e dà senso a un progetto nato anni fa quasi per gioco.

Le origini: dalla passione per i watt alla squadra che non ti aspetti

Tutto inizia nel 2013 con Solowattaggio, un blog tecnico e ironico sul mondo del ciclismo agonistico. A fondarlo è Carlo Beretta, ex sciatore e imprenditore, che trasforma presto quel contenitore online in qualcosa di più.

Nel 2017 nasce ufficialmente Swatt Club ASD. La visione è chiara: unire atleti appassionati, creare una community. Negli ultimi anni poi si è evoluto cercando di offrire una seconda possibilità ai ciclisti che, superata l’età da Under 23, si trovano esclusi dai radar delle squadre professionistiche.

Il club cresce rapidamente, attirando ciclisti da tutta Italia e persino dall’estero. Oggi conta oltre 1.000 affiliati, una squadra d’élite su strada e una forte presenza anche nel mondo gravel. Il tutto senza perdere la propria anima: watt, cultura del gesto atletico e una buona dose di autoironia.

Il tricolore di Filippo Conca: un colpo di scena storico

Quando Filippo Conca si presenta ai campionati italiani élite 2025 con la maglia dello Swatt Club, in pochi pensano che possa davvero vincere. E invece, il 29 giugno a Gorizia, l’ex professionista (già con Lotto-Soudal e Q36.5), che pochi mesi prima stava valutando il ritiro dal ciclismo, sorprende tutti.

In una gara selettiva, riesce a entrare nella fuga decisiva, e poi a regolare in volata atleti del calibro di Alessandro Covi, Giovanni Aleotti e Andrea Piccolo. Dietro di lui, in quinta posizione, l’altro swattiano Mattia Gaffuri, perfetto nel lavoro di squadra.

Conca è il nuovo campione italiano élite. Ma la notizia non è solo sportiva: è culturale.

Una vittoria che cambia le carte in tavola

Lo Swatt Club non è una squadra Continental, né tantomeno WorldTour. È un’associazione sportiva, organizzata in modo professionale, ma pur sempre fuori dai circuiti ufficiali del grande ciclismo. Eppure ha battuto tutti.

Questo successo manda un messaggio chiaro: serve un nuovo modello di selezione e sviluppo degli atleti in Italia. Conca, come tanti altri, era stato messo ai margini del professionismo, e solo grazie allo Swatt ha potuto continuare a credere in sé stesso.

Il progetto Swatt dimostra che ci sono strade alternative alla filiera tradizionale, e che con competenza, visione e strutture moderne si può ottenere molto, anche partendo da zero.

Una vittoria che cambia le carte in tavola

C’è chi, dopo la vittoria di Conca, ha detto: “Forse è il caso di sedersi a un tavolo e riflettere”. Ma viene da chiedersi: proprio oggi volete iniziare a riflettere? Perché sul podio non c’erano Ganna o Milan? Perché ha vinto un atleta che molti avevano archiviato troppo in fretta? Il ciclismo italiano, da anni, scarta atleti ancora giovani solo perché non rientrano nei canoni prestabiliti, spesso lasciandoli senza un’alternativa concreta. E quando qualcuno come Conca trova una strada diversa, viene quasi visto con sospetto.

Eppure, ieri a Gorizia, non è stato solo Conca a vincere. A farlo è stato un gruppo di atleti con fame e voglia di dimostrare: Lorenzo Ginestra e Francesco Carollo, protagonisti in fuga sin dall’inizio; Mattia Gaffuri, decisivo nel finale. E poi c’è chi guida tutto questo con passione e visione, come Giorgione Brambilla, che ha accettato la sfida dello Swatt Club, conducendo la squadra dall’ammiraglia.

Questa non è una favola. È ciclismo. È quello che dovrebbe tornare a nascere in Italia, dove un atleta a 26 anni non è da buttare, ma da accompagnare nella sua maturazione, come si faceva una volta. È il segnale che ogni giovane che ha corso nelle giovanili può ancora avere speranza. E se oggi c’è qualcosa da fare, non è un processo a questo risultato: è ripartire da qui, con coraggio e senza vergogna.

Complimenti a Conca. Complimenti allo Swatt. E a chi, nel ciclismo, non molla mai.

E ora?

Nonostante la vittoria, Filippo Conca non potrà portare la maglia tricolore nelle gare UCI finché non troverà una squadra Continental o Professional. Ma il suo successo apre scenari nuovi, per lui e per lo Swatt Club.

La squadra potrebbe pensare al passaggio tra i professionisti, oppure continuare a rappresentare un’alternativa strutturata, ambiziosa e credibile nel mondo dilettantistico. In entrambi i casi, il ciclismo italiano dovrà fare i conti con questo fenomeno.

Perché da oggi, dopo Gorizia, nulla sarà più come prima.